Per la nostra rubrica mensile, in collaborazione con @mauriziaigienistaonline, il Dott. Marrelli risponde alle domande dei followers.
Sicuramente a molti di voi è già capitato di provare un senso di timore di fronte alla presa dell’impronta da parte del dentista.
Effettivamente poche cose sono più fastidiose, se non addirittura disgustose, di un’impronta dentale.
Finalmente lo sviluppo tecnologico in campo odontoiatrico ha messo la parola fine a questa fastidiosissima procedura.
Grazie allo scanner intraorale è infatti possibile scansionare in pochissimi minuti ed in maniera accurata la bocca e i denti del paziente mediante l’emissione di un semplice fascio luminoso.
Il risultato è un’immagine 3D della bocca immediatamente a disposizione del dentista; un passo avanti notevole visto che l’impronta tradizionale deve essere invece colata con il gesso e poi lasciata indurire per qualche ora prima che il dentista possa visionarla e studiarla.
In ultimo, ma non certo per importanza, evidenzio il fatto che la scannerizzazione intraorale è una procedura assolutamente “green”, vista l’assenza di materiali da impronta e di gessi da dover essere poi smaltiti.
Benvenuta tecnologia dunque.